Per ottenere un decreto ingiuntivo su una fattura insoluta è, nella maggior parte delle volte, necessario chiedere al Notaio l’estratto autentico delle scritture contabili.
Ma andiamo con ordine, chiariamo intanto cosa si intende per decreto ingiuntivo.
Il decreto ingiuntivo, definito anche ingiunzione di pagamento, è la procedure più semplice e rapida per il recupero di un credito, tale procedura viene disciplinata dal Codice di Procedura Civile dall’articolo 633 in poi.
Una procedura di recupero crediti in via monitoria può essere gestita solo da un legale oppure da una società di recupero crediti.
È un procedimento con il quale un creditore può ottenere un titolo esecutivo con riferimento al proprio credito, che non richiede necessariamente di affrontare un processo di cognizione integrale e la presenza della controparte al procedimento.
In altre parole, è uno strumento di tutela, che il creditore può attivare per il recupero crediti o cose fungibili.
Ovviamente, il diritto di valersi per mezzo del decreto ingiuntivo deve essere sempre provato per iscritto.
Cos’è il decreto ingiuntivo
Da quello che si legge già nelle prime righe dell’art. 633 del CPC si evince che si tratta di un vero e proprio provvedimento giudiziale, nel caso specifico di un decreto, che ha per oggetto un’ingiunzione di pagamento su ordine del giudice, il quale obbliga un debitore a pagare una somma di denaro oppure cose fungibili al creditore.
Viene emesso nel momento in cui il creditore fornisce al magistrato la prova scritta del credito avanzato.
A titolo esemplificativo, l’art. 634 del Codice di Procedura Civile, cita dei documenti che sono validi come prova.
La prova principe di un diritto di credito avanzato è, senza dubbio, il contratto, anche se è stato stipulato in via privata.
In questo specifico caso, laddove una controprestazione è prevista, il creditore è tenuto a fornire gli elementi che fanno presumere adempiuta la prestazione contrattuale di sua competenza.
Come prova valida per emettere un’ingiunzione di pagamento è una prova scritta, tipo una fattura.
Tale procedimento è a carattere monitorio, che avviene quindi senza aver sentito la controparte. In altre parole, non viene esteso il contraddittorio, almeno in questa fase.
Utilizzando il decreto ingiuntivo, il creditore è in posizione di vantaggio poiché può, in modo rapido, ottenere il diritto di procedere all’esecuzione forzata.
Per soddisfare le proprie pretese, il creditore può procedere al pignoramento dei beni del debitore.
Come ottenere l’estratto autentico
Per estratto autentico si intende la riproduzione circoscritta a uno scopo particolare, il quale racchiude una dichiarazione di conformità.
Il notaio deve soltanto accertare che nel Registro IVA sia presente la fattura insoluta e che questo Registro sia tenuto nel modo giusto.
Una volta verificata la conformità, viene prodotto l’estratto autentico notarile, che soddisfi i requisiti di prova scritta.
Gli estratti autentici di cui si occupa uno studio notarile sono i seguenti:
- scritture contabili;
- libri sociali;
- qualsiasi altro registro o libro.
Per predisporre gli estratti autentici, allo studio notarile va consegnato l’intero registro o libro per l’ottenimento dell’estratto autentico.
A ogni estratto viene applicata una marca da bollo da 16 euro per ogni 100 righe che vengono scritte.
A essere esenti dall’imposta di bollo sono gli estratti autentici delle scritture contabili, come i registri IVA poiché viene assorbita dal contributo unificato e il relativo versamento.
Le marche da bollo possono essere applicate dallo stesso studio notarile se non sussistono le esenzioni.
L’estratto autentico ha un costo di 80,00 euro IVA compresa, sempre escludendo le marche da bollo eventualmente dovute. L’importo verrà pagato al momento del ritiro dell’estratto autentico.
L’Avvocato Luca Pompei è il CEO di Rescos SPA, uno studio di avvocati specializzato nel recupero crediti. La filosofia di Rescos è quella di offrire un servizio di recupero crediti completamente gratuito per il creditore, senza alcun costo aggiuntivo. Non ci sono spese di apertura pratica, nessuna percentuale sul credito recuperato e nessun anticipo richiesto.
Laureato con lode presso l’Università di Roma La Sapienza, si è immediatamente orientato verso la professione forense dopo il percorso universitario. Abilitato all’esercizio della professione forense all’età di 26 anni, l’Avv. Luca Pompei offre consulenza legale in vari ambiti del diritto civile e commerciale.
- This author does not have any more posts.