Effettuare un recupero crediti senza contratto non sempre è possibile, ma vediamo come ovviare alla mancanza di questo documento. È difficile trovare qualcuno che presta soldi senza stipulare una sorta di accordo o addirittura un contratto in cui vengono stabilite le modalità di restituzione della somma prestata.
Quando accade (e accade spesso), si tratta di usurai che prestano facilmente somme di denaro ma con interessi elevati. I rischi, in questi casi, sono molto elevati, poiché si tratta quasi sempre di persone poco raccomandabili.
Una volta, poi, c’era la parola d’onore, che aveva grande valore tra chi prestava il denaro e chi lo riceveva.
La parola data, ai giorni nostri, conta poco. Così accade che le fregature per chi presta somme di denaro in forma “amichevole” sono dietro l’angolo.
D’altronde, senza quel pezzo di carta chiamato “contratto firmato”, come si può dimostrare di aver prestato denaro a qualcuno?
Quindi, la domanda è: “È possibile avviare una procedura recupero crediti senza un contratto?”. Altra domanda: “Basta una semplice fattura, una ricevuta o un accordo verbale per avanzare la pretesa legale su un credito vantato?”.
Quanto è importante la parola sul contratto?
Poco volte capita di pensarci, ma la stragrande maggioranza delle forme contrattuali, che di solito sono negoziati e considerati a tutti gli effetti formali, sono fatti di parole.
Naturalmente, il recupero crediti non è facile da mettere in atto senza mettere tutto per iscritto. Sarà necessario ricorrere alle soluzioni giudiziarie tradizionali, vale a dire alla causa con citazione.
A seconda dell’importo, il creditore potrebbe dover attendere diversi anni. Di solito, quando si tratta di importi inferiori, può rivolgersi al giudice di pace tramite una procedura semplificata.
Recupero crediti senza contratto ma con fattura
Le fatture possono essere considerate come documenti per recuperare un credito, ma non sono considerate come prove formali di un contratto.
Il Codice di procedura civile, in questi casi, stabilisce che se il creditore possiede la prova scritta del prestito dato o dei prodotti consegnati o dei servizi svolti, può agire in tribunale tramite la richiesta di un decreto ingiuntivo.
Nel caso in cui non viene avviata una causa ordinaria, i tempi vengono notevolmente accelerati rispetto a un diverbio in aula in assenza di documentazione.
Come sollecitare il pagamento?
Sempre nell’ipotesi che sia possibile dimostrare il credito vantato da recuperare senza contratto, l’intimazione al pagamento da parte del creditore verso il debitore deve avere forma scritta.
Tale richiesta può essere inviata in due modi:
- mediante raccomandata con ricevuta di ritorno;
- mediante PEC (Posta elettronica certificata), a patto che il destinatario ne possegga una.
Evitare se possibile fax o posta elettronica normale, poiché sono due sistemi con cui difficilmente si può dimostrare che il destinatario abbia ricevuto la comunicazione.
Nella richiesta di pagamento per recuperare il credito vantato, anche se non è presente un contratto formale ad attestarlo, è fondamentale indicare quanto segue:
- l’ammontare del credito comprensivo di interessi, che devono essere indicati a parte;
- la ricevuta o la fattura che è stata emessa e che attesta il credito vantato;
- il titolo del diritto vantato, ossia la natura stessa del debito, che può essere una merce che non è stata pagata, un servizio che non è stato corrisposto, un prestito che non è stato saldato.
Inoltre va anche aggiunto l’avvertimento che, nel caso in cui il debitore non pagherà quanto richiesto, il creditore adirà alle vie legali.
Per maggiorni informazioni su come gestire un credito è possibile scaricare gratuitamente il nostro vademecum.
L’Avvocato Luca Pompei è il CEO di Rescos SPA, uno studio di avvocati specializzato nel recupero crediti. La filosofia di Rescos è quella di offrire un servizio di recupero crediti completamente gratuito per il creditore, senza alcun costo aggiuntivo. Non ci sono spese di apertura pratica, nessuna percentuale sul credito recuperato e nessun anticipo richiesto.
Laureato con lode presso l’Università di Roma La Sapienza, si è immediatamente orientato verso la professione forense dopo il percorso universitario. Abilitato all’esercizio della professione forense all’età di 26 anni, l’Avv. Luca Pompei offre consulenza legale in vari ambiti del diritto civile e commerciale.
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